Erbe spontanee presenti sul Calendario 2021.

Raperonzolo

Le radici del raperonzolo sono ricche di Vitamina C, proteine vegetali, sali minerali e inulina.

Il decotto di raperonzolo può essere usato per disinfettare ferite.

Il nome di questa pianta da vita ad un bellissimo racconto dei fratelli Grimm, nel quale una donna incinta mangiava raperonzoli rubati nel giardino di una strega.

Portulaca.

La pianta della salute.

Ricca di omega 3, vitamina C.

Viene usata per le infezioni urinarie, depurative, depurativo.

La portulaca è una pianta infestante, chiamata per questo anche senza pudore.

Si consuma nelle insalate o saltata in padella.

Ne scrivo anche qui.

Cicoria Selvatica

La cicoria selvatica è una pianta da molteplici proprietà :
°Anti-diabetica.
Le radici della cicoria sono utilizzate per estrarre inulina, uno zucchero adatto per diabetici. L’acido cicorico invece estratto dalle foglie è un forte anti diabetico.
°Digestiva.
 Le foglie e radici utili per l’intestino.
°Detox ed epatoprotettiva.
 Insalate e decotti per proteggere il fegato.
°Anti ossidante.
 La cicoria grazie ai polifenoli nel succo agisce contrastando i radicali liberi.

La radice di cicoria veniva usata per ottenere un buon caffè!

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Tarassaco

Il tarassaco o dente di leone è una pianta dalle molteplici proprietà: 

°depurative,

°diuretiche,

°combatte la ritenzione idrica.

In orto è utile per preparare un radicante naturale, in autunno per incoraggiare le radici e rendere le foglie più forti e resistenti alle prime piogge.

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Papavero

I semi di papavero sono una fonte di: manganese, calcio, omega6 e vitamina E.

I semi di papavero sono utilizzati come rimedio naturale contro ansia e stress, hanno infatti un blando effetto sedativo e calmante per il sistema nervoso.
nell’organismo. 

In cucina sono utilizzati nella preparazione di prodotti da forno.

Carota Selvatica

La carota selvatica è una pianta selvatica ha proprietà rimenalizzanti, stimolatrici dell’apparato immunitario, oftalmiche, diuretiche, cicatrizzanti.

I pittori usavano il fiorellino purpureo centrale per realizzare un pigmento per i loro quadri.

In antichità il fiore raccolto nelle notti di luna piena, credevano servisse a curare l’epilessia, e favorire il concepimento, bastava bere un bicchiere di vino dopo che vi era stato bollito il fiore.

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Elitropio

La pianta magica.

L’elitropio è una pianta tossica, usata nel medioevo per formulare un atidoto contro i serpenti.

Inoltre Paracelso la cita come ingrediente di un antidoto delle streghe per conoscere la verità.

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fiore viola di vedovina selvatica con ape

Vedovina

La vedovina è chiamata anche scabiosa, perché si pensava funzionasse come rimedio contro la scabbia.

E’ utilizzata nelle malattie della pelle, forfora, piaghe.

La vedovina è importante per il nostro ecosistema siccome attrae le api. I volontari raccolgono i semi  e li ripiantano.

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Malva

MALVA (malva sylvestris) è una pianta originaria del Nordafrica.

Le proprietà della malva sono: emoliete, antinfiammatoria, lassativa e idratante.

Il decotto di malva può servire per: tosse, colite e stitichezza.

Il macerato a freddo invece può essere usato per acidità gastrica e reflusso.

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Incensaria comune /Pulicaria Dysenterica.

L’incensaria è una pianta dalle proprietà astringenti, utilizzata per la cura di gengiviti.

Gli steli e le foglie vengono bruciati per scacciare pulci e parassiti da abiti, casa e giardino.

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Borragine

La borragine è una pianta dalle  più svariate proprietà: antiossidante, cura l’acne, rughe, psioriasi,ricca di omega 6, rassodante seno, riequilibrante ormoni femminili.

I greci la utilizzavano come elisir di gioia e felicità, gli arabi per dare coraggio ai combattenti.

Nella medicina antica venivano usate le foglie e i fiori per abbassare la febbre e curare la tosse secca.

Secondo Plinio “Un decotto di borragine dona gioia di vivere e allontana la tristezza”.

ATTENZIONE: quantità eccessive si sconsigliano a chi fa uso di  coagulanti.

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Rosa Canina

La rosa canina è una specie spontanea appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Grazie alle sue proprietà antinfiammatoria e vitaminizzante, è molto utile nella cura di congiuntivite e asma, ma anche per l’assorbimento di calcio e ferro.

Questa pianta deve l’appellativo botanico canina a Plinio il vecchio, che riportava di un soldato romano, morso da un cane e guarito dalla rabbia, grazie all’assunzione di un decotto di radici.

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